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Il termine "brandy" proviene probabilmente dall’abbreviazione di brandywine (a sua volta derivante dall`olandese brandewijn) che significa "vino bruciato".
Se l’etimologia del nome non è certa, di sicuro sappiamo invece che l’arzente (altro nome per indicare il brandy) è un distillato antichissimo, prodotto già nel 1200. Questo distillato di vino è altamente alcolico, 40 gradi circa, e viene prodotto anche in Italia soprattutto con vini derivanti da uve di trebbiano.
Il termine brandy definisce con precisione i distillati di vino in tutti i paesi eccetto la la Francia, per i cui distillati di vino viene utilizzato il termine cognac, come da una convenzione del `48. Il brandy italiano, prodotto cioè in Italia, con uve coltivate e vinificate sul nostro territorio, ha un periodo di invecchiamento non inferiore ai dodici mesi e una gradazione alcolica superiore ai 38°. Per gustare al meglio il brandy occorre un bicchiere a tulipano o il baloon, un bicchiere a forma tondeggiante. I bicchieri andrebbero scaldati per esaltare l’aroma del distillato.
Brandy e grappa, la differenza
Brandy e grappa non vanno assolutamente confusi: hanno la materia prima in comune, l’uva, ma sono prodotti differenti, ottenuti con processi diversi. Il brandy, come detto, è un distillato di vino, mentre la grappa è un distillato di vinaccia. Il brandy si ricava dall’uva, pigiata, fermentata e trasformata in vino, a sua volta distillato e poi invecchiato. La grappa, invece, si ricava dalle bucce degli acini d’uva, una volta separate dal mosto o dal vino al termine della fermentazione alcolica.
Le classificazioni
La classificazione del brandy segue i tempi del riposo di questo distillato nelle botti. Quanto maggiore è l’invecchiamento tanto più il brandy passerà da un colore chiaro ad un colore scuro. Se invecchiato in botti di quercia, invece, il brandy assumerà sfumature dorate. Il brandy A.C è invecchiato per due anni, il very special è invecchiato per almeno tre anni, il Napoleon è invecchiato per quattro anni, il very superior old pale è invecchiato per almeno cinque anni, l’extra old per almeno sei anni, infine l’Hors D`age per più di sei anni. Questo distillato andrebbe custodito in un luogo buio e asciutto, similmente al vino, per mantenere inalterate le sue caratteristiche.
24/01/2012

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