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Il vino è fra i più importanti prodotti dell`agroalimentare italiano. Uno studio greco basato sull`osservazione di sette addetti alla raccolta dell`uva a Cipro ha rivelato che le alte temperature possono causare una riduzione delle performance lavorative.
Il caldo non è solo un pericolo per la salute, ma anche per la produttività del lavoro agricolo: a esaminare quantitativamente il fenomeno è uno studio greco pubblicato sulla rivista scientifica Temperature. Dall`osservazione di sette lavoratori impiegati nei vigneti di Cipro è emerso che il caldo può provocare un calo della produttività fino al 27%.
I costi del caldo
La ricerca si è concentrata sugli addetti alla raccolta dell`uva, monitorati in diverse condizioni di lavoro sia in estate sia in autunno, con un range di temperatura atmosferica che è passato dai 35,2 ai 6,7 gradi Celsius. Al termine dell`analisi, raccogliendo i dati, è stato possibile tracciare la relazione fra temperatura e performance di lavoro. Lo studio non solo ha confermato il già noto, ovvero che il caldo è nemico della produttività, ma ha anche quantificato il calo delle prestazioni lavorative. Nel dettaglio, il tempo medio impiegato in pause irregolari - ovvero quelle al di fuori dei tempi stabiliti durante il turno lavorativo - è pari al 12,4% del tempo di lavoro totale: tale quota, tuttavia, non è regolare durante l`anno: oscilla infatti tra il 10% dell`autunno e il 15,3% della stagione estiva. Il team coordinato dal dottor Andreas Flouris, dell`università della Tessaglia (Grecia), ha infatti registrato i vari effetti del caldo sull`organismo dei lavoratori riscontrando incidenze significative su metabolismo, pressione del sangue e sistema cardiovascolare: sarebbero questi fattori a giustificare l`esigenza di maggiori pause durante i mesi più caldi dell`anno. La temperatura sarebbe dunque responsabile delle variazioni nella quantità di pause irregolari dei lavoratori. A ogni grado celsius aggiuntivo corrispondono pause orarie più lunghe almeno dello 0,6% fino ad arrivare al 2,1% in più per ogni tacca del termometro. Pertanto, conclude lo studio, "l`innalzamento delle temperature" osservato nelle vigne "porta a una perdita significativa di produttività sul lavoro".
Riscaldamento globale
Negli ultimi anni le temperature globali sono state fra le più alte mai registrate: secondo la Nasa il 2016 è stato l`anno più caldo di sempre, mentre i primi cinque mesi del 2017 si sono piazzati al secondo posto. Il riscaldamento globale ha anche conseguenze apparentemente inattese: un recente studio, ad esempio, aveva previsto che negli Stati Uniti l`innalzamento delle temperature aumenterà le diseguaglianze economiche già esistenti fra gli stati più caldi e poveri e quelli più temperati e ricchi.
Fonte Sky TG24
14/07/2017

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